Il sé si struttura nello spazio dove le culture si rispecchiano l'un l'altra. (Hannerz, La diversità culturale)
Inner Places è un progetto nato nell'ambito di una ricerca antropologica nel quartiere romano di Magliana. Inner Places è un progetto sulla trasformazione, un osservatorio sui cambiamenti della città, della periferia, periferia dentro e fuori di noi, è un ripensamento del concetto stesso di periferia e di città, del concetto di confine e di contatto. Ci si riappropria della circolarità delle cose che generano altra circolarità. Gli spazi che emergono rielaborano traiettorie in cui si impara a interpretare un territorio.La fotografia ci aiuta a decifrare lo spazio attraverso la luce, i movimenti e le storie di vita. La Magliana diventa una metafora, diventa l'espressione della visione interiorizzata dei percorsi intrapresi lungo le strade della città.Luogo come contenitore di sé.La Magliana simbolo della periferia e dell'edilizia popolare, delle occupazioni delle case, nata negli anni '60 e costruita abusivamente sotto l'argine del fiume Tevere, un fiume minaccioso e pertanto spesso nascosto dallo sguardo ci da l'occasione per ritagliare uno spazio dallo scorcio complesso della città e ci aiuta a fornire cornici interpretative ai vissuti in cui si esercitano rapporti di negoziazione, esclusione e ridefinizione di sé, ma essendo luoghi attraversati sono luoghi in divenire in grado di raccontare le trasformazioni che riguardano non solo la vita del quartiere ma, per estensione anche della città, una città vicina, prossima.La Magliana è un prisma e ci offre i suoi tanti volti, i suoi nuovi figli le sue nuove storie perchè è anche un luogo di accoglienza di una diaspora che vede costretti uomini a lasciare il proprio mondo di appartenenza per tentare una nuova storia di Sé nel mondo di arrivo. I Mondi che migrano sono anche mondi dell'immaginazione e del desiderio. Generazioni che si incontrano, strade che si abitano, dentro e fuori di noi. (2015-2018)